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Le origini di questa associazione non sono ben chiare, sembra essersi sviluppata molto lentamente tra il III e il XIII secolo.
L’ambiguità delle informazioni sulla nascita di questa associazione è dovuta in gran parte proprio alla terra da cui proviene e dalle persone che vi abitavano.
Le civiltà barbare del nord Europa infatti non sono mai state famose per la cura che riponevano nel riportare la propria storia in forme deperibili, quali la carta, era per loro molto più significativo imprimere i grandi avvenimenti nella roccia dove sarebbero rimasti per sempre.

Secondo le leggende che tuttora vengono tramandate ai nuovi membri di questa associazione, furono proprio queste pietre a mostrare al più potente e saggio tra i druidi del nord la strada per riunire i migliori guerrieri delle tribù.
Lo scopo era quello di formare un circolo di druidi combattenti capaci di respingere ogni sorta di male che osava uscire dall’ombra per mettere in pericolo la vita dei loro popoli.
La strada fu lunga ma nel corso dei secoli il druido andò in ogni terra dove le forze della natura erano potenti e venerate, incontrò numerosi popoli e tribù e in ogni luogo imparò nuove cose sul potere della terra e su come utilizzarlo.

L’ultima tappa fu decisiva per concretizzare i suoi studi, sulle gelide rive del mare di Barents, Merlino, così avevano iniziato a chiamarlo durante i suoi viaggi, apprese dai popoli vichinghi l’arte di forgiare le rune e il potere che in loro poteva essere impresso.
Tutta questa conoscenza creava in lui confusione e smarrimento, fu per questo che Merlino decise di ritirarsi a vita solitaria nelle foresta, in essa cercava un legame unico con la natura, un legame che gli avesse dato il potere necessario per armonizzare il proprio sapere.

In lunghi anni di tentativi, grazie ad una infinita calma e dedizione creò la sua prima runa, un simbolo capace di imbrigliare una parte dell’immenso potere della natura e riversarlo in un singolo oggetto.
Questo permise un radicale cambiamento. Le creature delle forze oscure, dalle quali ci si era sempre difesi, da quel momento divennero le prede, i guerrieri con questo mistico aiuto iniziarono ad avere maggiore fiducia nella natura e nelle proprie capacità, andavano a caccia di quegli esseri da cui prima erano spaventati e si impegnarono essi stessi nella comprensione del potere runico.

L’influenza sui popoli autoctoni, decisamente pacifici, dei brutali guerrieri vichinghi diede inoltre quella spinta in più necessaria per ribaltare le sorti dell’eterna lotta: sempre più cacciatori si univano alle loro fila richiamati dall’eco delle grandi imprese compiute e dal desiderio di dimostrare il proprio valore.

Quando Roma iniziò la sua espansione gli uomini di Merlino o ancora meglio i “druidi delle rune” si trovarono di fronte a una scelta: difendere le proprie terre dai conquistatori e rischiare di rimanere troppo pochi per combattere i poteri occulti o perseverare nella loro missione abbandonando la propria casa.
Decisero di lottare e come previsto le guerre portarono una grande scia di sangue e morte che alimentò i poteri oscuri tanto da richiamare l’attenzione degli Adam che già giravano per quelle terre seguendo l’espansione dell’impero romano.
I primi incontri con quelli che poi sarebbero diventati i runici non furono esattamente dei migliori poiché questi vedevano negli Adam alleati del popolo che voleva schiavizzare la loro gente e distruggere la loro cultura. Fu Merlino stesso a placare gli animi ed evitare una seconda guerra che sarebbe stata ben più grave e disastrosa.

Nel corso dei secoli aveva visto troppe volte la sua terra devastata dalle battaglie tra uomini e aveva capito che, per quanto doloroso, questo faceva parte della natura umana e lui non poteva far nulla per evitarlo.
Però avrebbe potuto difendere la sua gente da quei mali così grandi che esulavano la normale comprensione, mali che le semplici lame non potevano sconfiggere.
Così decise questa volta, rimase in disparte.
Con i suoi cacciatori continuò il suo silenzioso lavoro lottando contro le forze occulte e sviluppando sempre di più il sapere delle rune.

Nel lungo corso della sua vita immortale vide imperi nascere e cadere, onorevoli guerrieri combattere e perire in una guerra che mai sarebbe finita.
Nacquero gruppi di Runici in ogni regione dove la madre terra fosse rispettata abbastanza da concedere il proprio potere mentre Merlino non smise mai di aumentare il suo legame con la natura stessa ne di insegnarlo ai suoi cacciatori.
Oggigiorno i Runici continuano la loro eterna battaglia intervenendo ovunque ci siano creature oscure che minaccino la vita delle persone, le loro basi sono disseminate un po’ ovunque nel globo grazie al patto di collaborazione stipulato con l’impero inglese secoli orsono.

Le persone che militano tra i Runii spesso si avvicinano a questa cultura perché tramandata di padre in figlio o spesso perché il proprio luogo di nascita è ricco di essa. Il tratto di collegamento tra le varie culture nordiche rimane però il rispetto e la venerazione della madre terra: la fede nelle forze della natura diventa talmente grande da parte di questi individui da renderli dei “cacciatori” instancabili, secondo le più ferali tradizioni vichinghe, ed allo stesso tempo dei severi osservatori dell’equilibrio naturale, secondo le più devote tradizioni celtiche.


Fonte di Potere: Potere Runico
Specializzazione: Potenziamento, Creazione oggetti magici, Magia celtica
Mitologia: Celtica e Norrena
Influenza Politica: Alta nelle colonie inglesi, bassa altrove
Dominio: Nord Europa





Obbiettivi
• Onorare la tradizione
• Espandere il territorio di caccia
• Amplificare l’empatia con la natura

Profilo Etico
• Mai rinunciare ad uno scontro
• Dimostrare il proprio valore
• Ritorno alle origini
[Modificato da indio89 15/05/2013 12:46]







-Patrizia-


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